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stipe al tramonto

Lungo silenzio qui. Non riesco a scrivere in questo periodo. Sto tenendo qualche appunto delle cose che mi succedono. Il giorno che tornerà l’ispirazione dovrò scrivere un papiro per coprire questi cinque mesi di vuoto…  Sarà colpa della nuova scritta che campeggia sul muro dello studio, davanti al mio scrittoio: mi ricorda ogni giorno di “non dire mai quello che pensi”.  Al momento è un ottimo tip per la sopravvivenza spiccia delle piccole cose. Però ci tengo a lasciare traccia di una bella cosa che è capitata nei giorni scorsi, che per me vale molto. Nonostante il giardino sia più rinsecchito che mai, una amica ha fatto alcune bellissime foto della bordura del frutteto. In particolare la Stipa Gigantea e la Stipa Ichu, che danno il loro meglio al tramonto, in controluce. Ho il permesso di caricarle qui, e volentieri lo faccio, con i suoi crediti. Grazie! L’autrice è Silvia Brozzi.   Il profilo Instagram è silviab_photo  .

di tutto un po'

Dunque, per il post numero novanta, riprendo un po’ le fila di questi ultimi due mesi, elencando un po’ di cose che son successe. Prima le cose importanti: grazie all'aiuto di un amico, finalmente l’inventario del giardino è un po’ più navigabile, grazie ad un indice, con rimandi incrociati.  A fine gennaio abbiamo avuto una scossetta di terremoto, non avvertita: grado 3, ad una profondità 36 km, praticamente con epicentro proprio sotto ai Casali. Il febbraio di quest’anno ha 56 giorni. È l’unica spiegazione. Sembra non finire mai, con tempo sempre grigio, nuvoloso o nebbioso. Giornate che si ripetono tutte uguali, senza vedere nulla fuori dalla finestra. Vado a passeggiare fino al bivio del mulino, per fare muovere le gambe. Ma non si vede niente, se non la quercia della 'Tachina', che è sempre un punto di riferimento. Ma anche qui, non si vede nulla. Ogni tanto si sente qualche rumore nel bosco: chissà chi mi fa compagnia.  Il 8 febbraio sono caduti altri 20 cm di neve, ...