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le rose del mio giardino

Della nuova malattia sulle rose antiche di cui sono da poco afflitto, ho già scritto altrove. Ho pensato di lasciare un post qui, con l'elenco delle varietà presenti nel giardino. E qualche annotazione a margine.

Con il proposito di tenerlo aggiornato nei prossimi anni con i nuovi arrivi, e avere in un solo posto tutto quel che serve sapere: note tecniche, storie e aneddoti. 

Arriveranno anche le fotografie, con pazienza.

Intanto lo pubblico, anche se molte sono appena arrivate e ancora piccole. Non è per nulla detto che crescano e fioriscano presto. Anche perché le nuove sono tutte piante ottenute per talea, quindi più lente ad attecchire e svilupparsi di quelle solitamente in commercio. Difetto ampiamente compensato negli anni a venire dal portamento naturale, non deformato dal vigore del portainnesto. Cosa particolarmente evidente ad esempio con la rosa Gallica, che così può pollonare e conquistare il mondo!

Le informazioni seguenti sono ricavate da: 

  • Pagani C. Pallavicini M., Rose perdute e ritrovate, Pendragon, 2015
  • Siti internet specializzati in rose antiche

Può darsi che alcune note siano imprecise o da perfezionare. Correzioni sono bene accette!

L'inventario completo del giardino, con erbacee, bulbose, ed ogni cosa, invece si trova qui.

Aggiornato a marzo 2024


1.   ROSA 'AQUARELL'

Perfect Harmony, San Patrignano AMA

Si tratta di una rosa moderna, ibrido di Tea, commercializzata da Rosen-Tantau, che la indica come una mutazione di 'Auguste Luise'.


Particolarità:             tonalità dei fiori variabile, anche a seconda della stagione

Portamento:              verticale

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                   profumata

Altezza:                     120 cm

Diametro fiore:          12 cm

Anno:                        1999 (o 2006?)

Ibrido:                       ibrido di Tea

Ibridatore:                 Hans Jurgen Evers (Germania)

Esposizione:             sole

Potatura:                   VA POTATA

Piantata a Casali:     maggio 2023

Dove:                        montarozzo fianco posto auto

Origine:                    Rose Rifiorentissime – acquistato a Villa Bottini durante 'Chateau        cadeau'



2.   ROSA BALLERINA


È un ibrido di moschata, famiglia di rose ibridate negli anni 20 del 900 dal pastore anglicano (nonché presidente della Royal National Rose Society), Reverendo Joseph H. Pemberton (vedi rosa Penelope in giardino). Fu però la sua assistente Ann Bentall, insieme al marito, a proseguire nel lavoro del reverendo nella loro sede di Romford, alla sua morte. Ballerina è stata introdotta nel Regno Unito nel 1937. Sulle origini del suo nome non ci sono notizie certe, forse legato al suo ondeggiare al vento. Si tratta di un arbusto sano e poco esigente, che si adatta ad ogni situazione, oltre ad essere resistente alla siccità.

Nel 1993 ha ricevuto il premio AGM (Award Garden Merit della RHS)


Particolarità:             è una delle rosa più facili da coltivare

Portamento:              cespuglio

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                   poco

Altezza:                     120 cm

Diametro fiore:          3 cm

Anno:                        1937

Ibrido:                       moschata

Categoria:                

Ibridatore:                 Bentall John A. & Ann (Essex, Inghilterra)

Esposizione:             sole, mezz’ombra, ombra

Potatura:                   NO

Piantata a Casali:     febbraio 2024

Dove:                        siepe divisoria frutteto

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online


            

3.   ROSA CANINA

Rosa botanica spontanea, presente in Italia e Europa.

Linneo nel 1753 riprende l’antica etimologia adottata da Plinio il Vecchio nel suo Naturlalis Historia (dove si descrive la guarigione di un soldato malato di rabbia grazie ad un decotto a base di rosa canina). La tisana ottenuta dai cinorrodi è indicata contro crisi di malumore e ansia. Il liquore di cinorrodi è indicato contro il raffreddore.

Portamento:              cespuglio

Fioritura:                    unica

Profumo:                    poco profumata

Altezza:                     300 cm

Diametro fiore:          4-7 cm              

Esposizione:             sole, mezz’ombra

Piantata a Casali:     unica rosa già presente al mio arrivo

Dove:                        a monte del fienile Marcella, vicino al rudere del forno altrui

Origine:                                  


4.   ROSA CENTIFOLIA MUSCOSA COMMUNIS

Common Moss, Mousseau Ancien, Rosa della teppa

È una delle prime rose muschio conosciute a discendere dalle rose Centifolia, un complesso ibrido realizzato da sconosciuto olandese alla fine del cinquecento presente in moltissimi dipinti olandesi e fiamminghi dell'epoca.  Non tutti i ricercatori ritengono che nonostante l'omonimia, la rosa oggi chiamata centifolia corrisponda alle c.d. "rose dai cento petali" citate dagli autori antichi come Erodoto (nella descrizione delle rose del re Mida nel 450 a.C.), Plinio (che la colloca in Campania e vicino a Filippi) e Teofrasto, ma probabilmente con origini ancora più antiche e provenienza asiatica.

La  storia della Centifolia Muscosa Communis rimane piuttosto misteriosa. È sicuramente documentata con il nome di Rose rubra plena spinissisima, peduncolo muscoso nel catalogo del  Phisic Garden di Leyden (Olanda) del 1720  di Boerhaave (in quello del 1710 non era menzionata). Darwin cita il resoconto di Shailer (1852) secondo cui la rosa muschio fu importata in Inghilterra dall'Italia 1735 circa.  La prima rappresentazione probabilmente è in un catalogo del 1730 (Hort.- Angle., a Catalogue of Trees, Shrubs, Plants, and Flowers cultivated for sale in the Gardensnear London). Negli anni successivi era nota anche come "Moss Provence Rose". Una controversa citazione di un testo di  Frerard Du Castel, fa risalire il primo esemplare al  1696,  a Carcasonne (un testo successivo di altro autore (Paquet, 1845) fornisce questa indicazione, ma nelle edizioni oggi esistenti dello stesso non se ne è trovata menzione). Secondo il Maggiore C. C. Hurst, e D. L.Read in una relazione alla British Association del 12 settembre 1921, la varietà deriva da una mutazione spontanea di una gemma di r. Centifolia. Sono state ampiamente coltivate e selezionate dagli ibridatori francesi del XIX secolo, che ne hanno prodotto molteplici varietà, e in particolare dal vivaio Moreau et Robert.

Portamento:              cespuglio

Fioritura:                   unica

Profumo:                   profumata

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        1696

Ibrido:                       R.  centifolia muscosa

Ibridatore:                 Sconosciuto (Francia)

Esposizione:             sole

Piantata a Casali:     autunno 2021 posto auto e autunno 2022 in giardino

Dove:                        in giardino e dietro al posto auto, contro muro di contenimento a nord

Origine:                    talea da pianta del Boscone, da esemplare piantato nel 1975,  derivata       da originale della nonna Elvira prelevato dalla cascina Morta, o dalla zia     Rosa da Vescovato a seconda delle versioni. Riconoscimento della             varietà grazie al Maestro Giardiniere Carlo Pagani come Centifolia             muscosa communis


5.   ROSA CHINENSIS MUTABILIS

Tipo ideale o rosa turkestanica

Per alcuni si tratta di una specie botanica, ma più probabilmente nasce da un antico ibrido ornamentale cinese. Dalla Cina giunge in Italia in modo misterioso. Si ha notizia della sua coltivazione, esclusivamente nei giardini delle isole Borromeo, dove veniva chiamata "Tipo Ideale", sin dal 1700. Viene studiata a partire dal  1896, quando il principe Gilberto Borromeo ne dona una pianta al vivaista di Ginevra Henry Correvon. Commercializzata solo a partire dal 1930 circa.

Particolarità:             è la più antica rosa con colore mutabile, e da essa derivano tutti gli ibridi      moderni con analoghe caratteristiche.

Portamento:              arbusto

Fioritura:                   continua

Profumo:                  non profumata

Altezza:                     200 cm

Diametro fiore:          6 cm

Anno:                        1896

Ibrido:                       R. chinensis

Ibridatore:                 Sconosciuto (Cina)

Esposizione:             sole, mezz’ombra

Piantata a Casali:     maggio 2021

Dove:                        scarpata a monte del fienile Marcella, verso Bruna

Origine:                    acquistata da Natale Ramponi 2021 + seconda da Nino Sanremo 2024

 

6.   ROSA GALLICA VERSICOLOR

Rosa mundi

Di origine europea o medio-orientale, si tratta forse di una mutazione spontanea della rosa Gallica officinalis. In natura si trovano ancora oggi fiori screziati della rosa Gallica botanica, a cinque petali. Menzionata per la prima volta nel 1583, si ritiene già presente nei giardini del '600, epoca a cui risalgono le prime sue raffigurazioni. Ma potrebbe avere origini molto più antiche: la biologa Annamaria Ciarallo l'ha riconosciuta in alcuni affreschi della Casa del Bracciale d’Oro a Pompei, insieme alla progenitrice, ipotizzandone la coltivazione a scopo ornamentale già in epoca romana. Una leggenda la vuole legata a Rosamund, amante di Henry ll, re d'Inghilterra tra il 1154 e il 1189.

Particolarità:             è la più antica rosa variegata

Portamento:              arbusto

Fioritura:                   unica

Profumo:                  profumata

Altezza:                     90 cm

Diametro fiore:          10 cm

Anno:                        1400

Ibrido:                       R. gallica

Ibridatore:                 Sconosciuto (Gran Bretagna)

Esposizione:             sole, mezz’ombra

Piantata a Casali:     autunno 2022

Dove:                        dietro posto auto, vicino al muro di contenimento nord

Origine:                    nata da talea della pianta del Boscone, originariamente acquistata da         Natale Ramponi nel 2014, ma prodotta da vivaio Nino Sanremo

Ricordo:                    Corso Artista Giardiniere a Monza

 

7.   ROSA KAZANLIK

Rosa damascena trigintipetala, Rosa bulgara, Rosa dei profumieri, Rosa bifera officinalis

La sua origine è incerta. Viene citata per la prima volta nel 1689, ma forse era usata già dai romani per i petali profumati. Proviene dal Medio Oriente, e non se ne conosce lo scopritore. Sembra essere lo stesso tipo di damasco che viene coltivato anche a Isparta / Turchia e Isfahan / Iran.

Viene coltivata ancora oggi nella omonima valle bulgara Kazanlik fin dal diciassettesimo secolo per ottenere essenza di rose e olio profumato. Il nome Trigintipetala si deve al fatto che i fiori hanno 30 petali.

Uno studio del 2006 ha dimostrato che "Quatre Saisons Blanc Mousseux" è geneticamente identico a "Kazanlik" e "York e Lancaster".

Particolarità:             usata per la preparazione dell'essenza di rosa, è alla base di molti                profumi in commercio

Portamento:              arbusto con portamento denso e allargato

Fioritura:                   unica

Profumo:                  profumatissima

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        prima del 1612

Ibrido:                       R. x damascena

Ibridatore:                 sconosciuto

Esposizione:             mezz’ombra, sole

Piantata a Casali:     primavera 2023

Dove:                        montarozzo fianco posto auto

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online      


8.   ROSA LITTLE WHITE PET

Nel 1879 a New York fu introdotto questo cespuglio basso, denso e rifiorentissimo, che è la mutazione della grande sarmentosa francese a fioritura unica “Félicité et Perpétue”. Questa rosa è un esempio raro di mutazione da rosa rampicante a cespuglio, mentre solitamente la trasformazione avviene all'opposto. Ma la sua apparente delicatezza si accompagna ad una buona resistenza al caldo e alla capacità di adattarsi ad ambienti difficili, come terreni poveri e zone in ombra.

Portamento:              piccolo cespuglio

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                   profumata

Altezza:                     60 cm

Diametro fiore:          4 cm

Anno:                        1879

Ibrido:                       R. sempervirens

Categoria:                 floribunda

Ibridatore:                 Peter Henderson (1822-1890) (USA) 

Esposizione:             sole, mezz’ombra, ombra

Potatura:                   VA POTATA

Piantata a Casali:     febbraio 2024

Dove:                        aiuole ingresso “orto”

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online

         

9.   ROSA MADAME HARDY

M.ME HARDY

Fu creata nel 1831/1832 da Julien Alexandre Hardy, ibridatore dilettante e noto giardiniere del Jardin du Luxembourg a Parigi e dedicata a sua moglie (il nome originale era Félicité Hardy) .  È una rosa damascena, forse ibrido con una rosa Portland. Per altri dovrebbe trattarsi di un ibrido appartenente al gruppo dei Centifolia, derivato da vecchi ceppi di Damascena mescolati con la Rosa gallica officinalis e la Rosa canina

Particolarità:             considerata la più bella rosa bianca dell’Ottocento.

Portamento:              cespuglio

Fioritura:                   unica

Profumo:                  molto profumata

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        1832

Ibrido:                       R. x damascena

Ibridatore:                 Hardy (Francia)

Esposizione:             mezz’ombra, sole

Piantata a Casali:     autunno 2022

Dove:                        giardino, angolo sud-ovest verso strada

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online                  

 

10.   ROSA OLD BLUSH

R. chinensis 'Old Blush', R. Parsons 'Pink,"Common Monthly", "Common Blush China", "Old Pink Daily", "Old Pink Monthly", R. Pallida

È la rosa Cinese più importante per la storia della rosa in Europa. Dopo essere stata coltivata in Cina per secoli, è stata introdotta in Europa nel 1752 da Canton ad Upsala grazie a Peter Osbeck, allievo di Linneo, e poi da qui in Inghilterra. Conosciuta in cinese come “yue yue fen” "rosa mensile". è generalmente accettata come la prima cultivar di rosa dell'Asia orientale a raggiungere l'Europa. Secondo altre fonti la sua presenza è documentata dal 1789

Ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle rose moderne per aver portato il carattere, ancora sconosciuto in Europa, della rifiorenza continua. Altra caratteristica delle rose cinesi anche il colore del fiore che tende a scurire invecchiando.

Tra i principali incroci ottenuti con questa varietà, vi è quello con la rosa damascena, da cui nacquero le rose Bourbon (dal nome dell’omonima isola da cui originano, ora Reunion), mentre dal suo incrocio con le rose galliche sono derivati gli Ibridi Perenni.

Particolarità:             la prima rosa cinese importata in Europa

Portamento:              cespuglio, con forma arcuata

Fioritura:                   continua

Profumo:                  profumata

Altezza:                     180 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        1750

Ibrido:                       R. chinensis

Ibridatore:                 Sconosciuto (Cina)

Esposizione:             sole, mezz’ombra

Piantata a Casali:     primavera 2023

Dove:                        steccato davanti al fienile Marcella

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online            

  

11.   ROSA DI PAESTUM

Rosa damascena bifera, Rose des Quatre Saisons, “Four Seasons”, “Semperflorens” o “Autum Damask”, Rosa italica Ferrari, Castilian damask, The Alexandria Rose

È l’unica, fra le rose antiche, che rifiorisce in autunno: i Romani la chiamavano damascena bifera perché “portava” una seconda fioritura a distanza di 4 o 5 mesi dalla prima. Ne erano innamorati e la coltivavano intensivamente, facendone un vero e proprio business

Si tratta con tutta probabilità della stessa rosa già citata nelle Georgiche di Virgilio, composte tra il 37 e il 30 a.C..

Particolarità:             la più antica tra le rose rifiorenti europee

Portamento:              cespuglio

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                  molto profumata

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        1660

Ibrido:                       R, x Damascena

Ibridatore:                 sconosciuto

Esposizione:             mezz’ombra, sole

Potatura:                   VA POTATA

Piantata a Casali:     primavera 2023

Dove:                        steccato fienile Marcella

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online              

 

12.   ROSA PENELOPE

Ibrido di moschata ottenuta dal reverendo Joseph Hardwick Pemberton in Inghilterra nel 1924 da un incrocio tra Treviri x Ophelia (ibrido di Tea del 1912). Gli ibridi di Moschata sono incroci tra “Trier”(derivata da Aglaia, un ibrido tra una Rosa Multiflora e la Noisette Reve d’or) e alcuni ibridi di tè. Vincitrice del Award of Garden Merit della RHS nel 1993, e Medaglia d'oro della National Rose Society inglese nel 1925.


Particolarità:              

Portamento:              arbusto

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                  profumata

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          7 cm

Anno:                        1924

Ibrido:                       Moschata

Ibridatore:                 Pemberton (Gran Bretagna)

Esposizione:             mezz’ombra, sole

Piantata a Casali:     primavera 2019

Dove:                        giardino, lato sud verso strada

Origine:                    acquistata da Natale Ramponi ad una edizione delle Invasioni Botaniche a Cremona                 

 

13. ROSA ROALD DAHL

(Ausowlish, 2016) dedicata al centenario della nascita di Roald Dahl, conosciuto soprattutto per i suoi romanzi per l'infanzia, con l'approvazione della moglie Liccy Dahl, per sottolineare l'amore di Roald per il giardinaggio. Il colore della rosa ha immediatamente richiamato alla mente l'omonima pesca di “James e la pesca gigante”, uno dei romanzi più noti di Roald Dahl. È un ibrido di tea, ed è una rosa molto sana e molto rifiorente. L' ibridatore è stato personalmente David Austin, che ha iniziato a lavorare sulla varietà nel 2009. Nel 2016 è stata presentata al Chelsea Flower Show. Finalista del prestigioso Premio RHS Garden of Merit.

Portamento: cespuglio compatto
Fioritura: rifiorente
Profumo: profumata
Altezza: 125 cm
Diametro fiore: 8 cm
Anno: 2016
Ibrido: ibrido di Tea
Categoria: rose inglesi
Ibridatore: David Austin (Inghilterra) – brevetto Ausowlish
Esposizione: sole
Potatura: VA POTATA
Piantata a Casali: febbraio 2024
Dove: aiuole ingresso “orto”
Origine: Vivaio Nino Sanremo – ordine online


14. ROSA ROXBURGHII PLENA

rosa delle castagne

Le origini sono incerte. Per taluni autori si tratta di una mutazione spontanea della varietà botanica, per altri è frutto del lavoro di antichi giardinieri cinesi. Di sicuro ha origini cinesi, dove veniva chiamata "Hoi-tong-hong". Documentata per la prima volta nell'Orto botanico di Calcutta nel 1824 da William Roxburgh, che la importò direttamente da Canton.  È stata poi introdotta nel Regno Unito nel 1825 da James Covill, e da qui messa in commercio.

Particolarità:            

Portamento:              arbusto con portamento a fontana, disordinato

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                  profumata (qualcuno dice no, qualcuno dice si, controllare)

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          8 cm

Anno:                        1825

Ibrido:                       R. roxburghii

Ibridatore:                 sconosciuto (Cina)

Esposizione:             sole

Piantata a Casali:     autunno 2022

Dove:                        montarozzo, contro muro contenimento lato nord

Origine:                    Piccolo vivaio Puppo in fiera a Cartosio

Ricordo:                    Le fiere di scambio semi

 

15.  ROSA STANWELL PERPETUAL

R. pimpinellifolia S.P., Rosa spinosissima

Nasce da un incrocio spontaneo avvenuto in un giardino a Stanwell (nel Middlessex, Inghilterra) tra R. Damascena bifera e R. Pimpinellifolia (spontanea diffusa in tutta Europa). Messa in commercio nel 1838 in GB dal vivaista Lee.

Molto utilizzata da Jertude Jekyll per le aree naturalistiche dei suoi giardini, anche per  la insolita stagione di fioritura per questo gruppo di rose, che si protrae per tutto il periodo estivo.

Particolarità:            

Portamento:              arbusto con portamento arcuato ricadente molto largo, adatto per siepi

Fioritura:                   rifiorente

Profumo:                  profumata

Altezza:                     150 cm

Diametro fiore:          8 cm

Anno:                        1838

Ibrido:                       R. pimpinellifolia

Ibridatore:                 Lee (Gran Bretagna)

Esposizione:             sole, mezz’ombra, ombra luminosa

Piantata a Casali:     primavera 2023

Dove:                        due piante a valle dell’ingresso dell’orto, verso il confine.

Origine:                    Vivaio Nino Sanremo – ordine online                  


  



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Al 1 febbraio 2024 sono in totale 266  diverse varietà. D i cui: hemerocallis  17  iris 23 , narcisi 24 , tulipani 6, altre bulbose 16, alberi da frutto  16,   nuovi arbusti 2, achillee 4, anemoni 3, aquilegie 6, officinali 6, settembrini 4, campanule 2, crisantemi 4, echinacee 2, epimedium3 , euchere 5, graminacee 8, ellebori 4, hosta 5, malvoni 4, ortensie 5, paeonie 3, persicarie 2, rose 15, salvie 15 , sedum 25 , altre erbacee perenni o annuali 41. Il dettaglio delle rose, si trova qui . - - - Hemerocallis 1. E. SchnicKel Fritz, da giardino Boscone da H.centroitalia , giardino davanti alla porta, 2018 2. E. Mildred mitchell (oppure over the top), da giardino Boscone da H.centroitalia, giardino, 2018, verificare bruttina 3. E. Stella de oro, da Boscone, da zia Medea, muretto strada e aiuola frutteto, 2019, 2021, 2022 4. E. Joan senior, importata da Boston, regalo della Elena Villa, giardino, 2019 5. Altra arancio scarpata insiene a stella de oro, forse blumen, cercare, muretto strad

Il Passo del Pellizzone

Dopo due anni a Casali, per la terza volta domenica sono arrivato al passo del Pellizzone (1029 metri slm, come recita il cartello). Quasi uno scandalo non andarci più spesso, è proprio a due passi dal paese. La prima volta ci son andato per necessità: una domenica ho avuto un problema con l'auto che mi aveva messo una grande ansia. Per fortuna di poco conto e subito risolto dalle abili mani di Pinuccio, Meccanico al Pellizzone, che così ho avuto modo di conoscere meglio all'opera nella sua officina, nonostante il giorno festivo. La seconda volta invece ci son passato a piedi, mentre salivo in cima al Carameto, partendo da casa. Passeggiata di cui ho raccontato qui . Le scorse volte mi erano rimaste impresse alcune cose: il paesaggio inaspettato, giustamente tipico di un passo in cima al crinale, al capo della valle; due begli edifici antichi, forse in origine poste per i cavalli: uno dei quali oggi ancora ospita un bar dove il tempo sembra essersi ferm

Sotto la neve

Per caso da qualche settimana ho iniziato a seguire un gruppo su Facebook che parla di alberi monumentali in Italia. E vedere tutte quelle immagini di esemplari meravigliosi mi ha un po' solleticato la mente. In questi mesi anche lei è in fase di riposo invernale, sotto ad una copertina di neve, come le montagne della Valdarda. A llora in attesa della primavera sono andato in libreria a fare spese. Mi sono aggiudicato una tripletta, che mi riprometto di iniziare a leggere quanto prima: + Ogni albero è un poeta, di Tiziano Fratus + La timidezza delle chiome, di Pietro Maroè + Verde brillante, di Stefano Mancuso Son certo che ne nasceranno begli spunti da scrivere qui. Perché tra le cose che ho scoperto in questi giorni, c'è anche il fatto che il comune di Morfasso ha la maggiore densità di alberi monumentali censiti nella provincia di Piacenza (9 su 52). Mi vien quindi da pensare che non c'è posto migliore per esercitarmi sull'argomento

Il monte Carameto

In un attimo di tranquillità mi son ritagliato qualche momento per raccogliere le idee e scrivere di un'altra bella passeggiata fatta nelle scorse settimane. La guida dei sentieri la chiama "L'anello di Casali" e consente di salire dal paese fino alla vetta del monte Carameto ( 1318 metri ) e ritorno. La partenza anche stavolta è direttamente dalla porta di casa. O meglio, per i precisi, dalla bacheca accanto alla canonica di Casali. Si inizia verso sud, percorrendo la strada asfaltata che con andamento pianeggiante attraversa un vasto versante tutto coltivato a campi di fumento e prati ben tenuti e ordinati. Attraversata la provinciale che va da Morfasso al Pellizzone ecco che si inizia la vera escursione, lungo uno sterrato che arrampica verso il passo, più diretto della strada. Era questa l’antica via che conduceva al passo, e lo si capisce da alcuni indizi sparsi qua e la: qualche muretto a secco, un accenno di sistemazione del fondo. Un tempo dovev

Il bar Casali

Devo confessare una cosa: non riesco ancora ad abituarmi a Casali. Anche se da qualche settimana ho iniziato a dormire qui a casa, niente è ancora entrato nella routine. Non riesco ancora ad essere indifferente al carillon del campanile come sveglia al mattino: è così piacevole :-) Come non riesco ad abituarmi al panorama verso la valle, diverso in ogni momento. Insomma, sono felice perché c'è ancora tanto entusiasmo per le piccole cose quotidiane, e spero che possa durare ancora a lungo. E poi si sta così bene qui a Casali, con questo bel venticello fresco! Tolta qualche chiacchiera, i momenti più spensierati però li trascorro al bar della Monica, a Pianazzo di Casali, lungo la provinciale che da Bore arriva al Passo del Pellizzone per poi ridiscendere fino a Bardi. È proprio un punto di riferimento per la zona, anche se io lo frequento solo per mangiare qualcosa a pranzo. Se appena posso salgo volentieri a piedi dal paese. Quindici minuti di salit