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Visualizzazione dei post da 2020

Sulle cose che contano

È il 2 dicembre. Sto ascoltando Bon Iver , mentre fuori cadono i primi fiocchi di neve della stagione, a Cremona. E mi son messo davanti al pc con l’idea ostinata di provare a mettere in fila alcuni pensieri in questa fine d’anno.  E ripenso all’anno scorso, agli anni prima, a come questo spazio fosse nato per raccontare solo di cose belle: continuo a ripeterlo ossessivamente, ma era davvero così. Ecco, invece sono in silenzio da alcuni mesi, e anche quel poco che ho scritto in primavera sono per lo più cronache di fatti tristi. Quest’anno è davvero difficile pensare alle cose belle, sono talmente poche. Scrivo durante il secondo lockdown dell’anno. Perché l’epidemia prosegue inesorabile e dal 3 novembre la Lombardia è diventata nuovamente zona rossa: siamo di nuovo tutti chiusi in casa. Leggermente meglio l’Emilia Romagna, che è solo arancione. Non cambia molto. La situazione sta lentamente migliorando, un mese di chiusura sta avendo effetto, ma l’epidemia corre ancora ogni giorno...

Inizia una nuova avventura

Tolte le notizie di questo periodaccio, il senso di questo blog è di raccogliere le cose belle che mi succedono in quel di Casali di Morfasso. Ecco, ne è successa un'altra di quelle cose belle che solo qui possono accadere. Qui sulla costa, come si chiama la parte del paese dietro alla chiesa dove sta la mia casetta, di fianco a casa c'è un grande terreno che scende dalla strada in alto fino alle case, sagomato in due terrazzamenti in piano collegati tra loro da tre scarpate; a valle questo terreno finisce su due vecchi fienili, o meglio cascine come si chiamano qui. Anzi sulla cima delle cascine, perché il declivio è talmente forte che sembrano quasi incastonate nella montagna. Certo il terreno è incolto e coperto da sterpaglie e rovi, e i due fabbricati in sasso col tetto in coppi sono in stato di abbandono e in cattive condizioni.  Ma il luogo è bellissimo. Anzi mi sembra il più bello di tutti, perché da qui si gode forse il panorama più pittoresco sul paese e sulla valle: l...

stiamo dimenticando tutto?

Mi piacerebbe tanto pensare che questo sia l'ultimo post offtopic del blog.  Speriamo sia davvero così. Ma ancora una volta sento il bisogno di raccogliere in un luogo alcuni pensieri che ogni tanto frullano nella testa. Proprio perché l'impressione del momento è che ci stiamo dimenticando tutto. Forse fa parte della natura delle cose cancellare i brutti ricordi, ma quel che è successo qui è troppo grande per poter essere scordato. Speriamo che non arrivi la seconda ondata dell'epidemia di cui tanti parlano e che già si vede altrove nel mondo: negli Stati Uniti dopo un allentamento prematuro delle restrizioni stanno di nuovo chiudendo tutto, mentre in Brasile che non ha adottato misure di contenimento l'epidemia è ora completamente fuori controllo. Tra queste righe ho scritto peste e corna sui governanti . Una cosa però bisogna riconoscerla. Al di la di tutti i limiti delle persone, e avendo ora alle spalle il disastro iniziale, le misure prese hanno funzionato.  La cla...

dalla trincea alle prove di normalità

È passato da poco il terzo mesiversario dallo scoppio dell'epidemia da Coronavirus in Italia, 100 giorni ad essere precisi, e due mesi dall'ultimo post qui. Man mano mi sono preso un po' di appunti in questi giorni, e già solo rileggendoli ora a distanza di poche settimane, mi rendo conto di quanto siano preziosi e di quanto rapidamente ci si possa dimenticare delle sensazioni provate in quei giorni terribili. Perché si, pur non essendo neanche lontanamente fuori dall'emergenza, dopo quattro settimane di fase 2 sembra di essere lontani anni luce dai giorni  dell'emergenza. Sono stati due mesi di quarantena forzata, chiusi in casa a guardare il mondo cambiare fuori dalla finestra... Gli appunti sono scritti mano a mano, giorno per giorno. Certo non è una lettura particolarmente entusiasmante, ma tant'è. Li pubblico qui sempre e solo con l'idea di lasciare una memoria di quel che è successo, per non dimenticare. Sempre poi in attesa di questa fantomatica data:...

#andràtuttobene

Ovvero diario della crisi Coronavirus, parte uno di enne. Ovvero per ricordarmi un domani quel che sta succedendo oggi. Il 20 febbraio 2020 viene individuato il primo paziente positivo al nuovo corona-virus SARScoV-2, a Codogno. La mattina del giorno successivo, sabato 21, ci svegliamo con la notizia del primo caso a Cremona, una ragazza giovane.  E così ha inizio in Italia l'epidemia di COVID19, che aveva già ucciso migliaia di persone in Cina, in particolare a Wuhan. Quasi ci mettiamo a fare le valige per scappare in montagna.  Poi ci fermiamo a ragionare e a fare due conti: da quanto tempo circola? Capiamo che potremmo perfino essere già infetti! Iniziamo quindi a prepararci a passare un periodo di isolamento al Boscone, ben prima che diventi obbligatorio per legge.  Con la consapevolezza che chissà per quanto tempo non riuscirò a salire a Casali e prendermi cura della casetta e del piccolo e amato giardino. Pace amen. Improvvisamente t...