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Visualizzazione dei post da 2022

passa, il tempo passa

È iniziato dicembre: ma esattamente, come è capitata una cosa del genere? Senza accorgermi, è passato un altro mese. Neanche il tempo di voltarsi e sarà già la fine dell’anno. Oddio, quindi già tempo di bilanci? Di solito sono sempre un po’ giù in questo periodo: copio di anno in anno una nota in agenda, ai primi di dicembre: “ricordati che in questo periodo sei sempre un po’ depresso, ma poi passa!” Quest’anno non sembra così. E ciò mi impensierisce. Forse è perché vivo oramai da tempo in uno standard di semi-depressione costante, da non accorgermi neanche della differenza?  Oppure c’è qualcos’altro nell’aria? ------ Da alcune settimane non faccio che pensare al fatto che questi ultimi due anni è come se non fossero mai esistiti. Come non averli vissuti per davvero. Penso che la macchina ha 8 anni, invece ne ha 10, che il PC ha 2 anni, invece ne ha 4…che io ho 40 anni invece ne ho 42 …. Sembra stupido a dirlo. Ma quando questa cosa ricorre continuamente, inizia ad insinuarsi il pe...

sempre tra le nuvole

È successa un’altra piccola cosa, alla fine di ottobre, che segna un’altra differenza tra questo 2022 e gli anni passati. Nonostante la legnaia sia ancora ferma con le quattro frecce, in attesa che il desideratissimo e ricercatissimo (e quindi impegnatissimo) muratore possa finalmente metterci mano, grazie a Daniele ho comunque preparato una piccola scorta di legna, per scaldare la cucina nei finesettimana invernali. E così, con la tranquillità di avere una comodità in più (e il contratto Enel a tariffa bloccata…), in queste settimane di novembre riesco a passare ancora tempo quassù, per godere del bell’autunno finalmente arrivato, con la sua tanto attesa pioggerella di stagione e le nuvole frettolose che riempiono sempre la valle. Lavoro dalla cucina, con la sedia vicino alla stufa accesa, ed il portatile messo in modo da poter sbirciare il panorama della valle dalla finestra, ogni volta che alzo gli occhi dallo schermo. Perché queste nuvole mi riempiono gli occhi. Occhi che dopo sei ...

per funghi

L’otto settembre scorso è successo qualcosa. Per quanto un piccolo fatto, merita un angolino qui, tra i ricordi condivisi: per la prima volta nella mia storia recente sono andato a funghi. Mi rendo conto che detta così la cosa è molto ridicola, e ai limiti del verosimile, ma è proprio la realtà: da quando sono qui, sei anni, non sono mai andato a funghi! Magari un po’ perché sentivo sempre dire che di funghi non ne crescevano più da queste parti (mai capito se era così davvero o se piuttosto una chiacchiera da fungaiolo scaltro). Comunque quest'anno le cose hanno preso una piega un po’ diversa: una cacciata memorabile, come non se ne vedevano da anni, con funghi che crescevano ovunque, anche a fianco delle strade e nei giardini!  E così, visto che a quanto pare ce ne erano davvero per tutti, succede che un vicino di casa quel giorno mi chiama, dalla strada, e mi chiede: vuoi venire a funghi con noi? Meraviglia e gratitudine… E: pronti, via! Confesso di aver fatto i primi passi un p...

però è rimasto qualcosina

Per una volta posso iniziare un post qui sprizzando positività! Di solito sono mezzo depresso. Stavolta invece sono positivo! Al Covid, s’intende…. Non facciamoci troppe illusioni. Vero è che passare la quarantena quassù al fresco, invece di rosolare a fuoco lento nella bassa, ha i suoi vantaggi. Sono in isolamento, ma non sono solo. Ripenso quasi commosso alla grandissima solidarietà che mi ha circondato in questi giorni, sia con supporto morale che concreto, per i bisogni di ogni giorno. Una volta di più ho capito l’importanza dell’essere parte di una comunità, e una volta di più sono estremamente felice di esserne diventato una piccolissima parte!! --- Questo si inserisce in mezzo a grandi novità. C’è gran fermento quassù sulla Costa. Sono iniziati alcuni lavori ai fienili del frutteto (o meglio, del terreno che aspira ad esserlo). Ahimè iniziati dalla parte peggiore, ma più urgente: il secondo fienile, o cascina come si dice qui, quello con struttura oramai troppo ammalorata e comp...

aria buona

Negli anni ho sempre sperato che scrivere qui di quanto si stia bene a Casali, potesse aiutare qualcuno a decidersi e trasferirsi da queste parti, vista anche l’ampia scelta di case vuote a disposizione. Oggi vorrei aggiungere una nuova argomentazione, con supporto tecnico. Per inquadrare un attimo il tema, a futura memoria: oggi è il 24 luglio 2022. E non è tanto il fatto che manchino cinque mesi alla vigilia Natale a rendere la giornata meritevole di attenzione, quanto piuttosto il fatto che da alcune settimane tutta Italia è sovrastata da una cappa di aria calda sahariana da togliere il respiro. Temperature record si registrano in molte città di pianura, che quasi sfiorano i 40 gradi oramai da giorni. E con prospettiva di continuare per una settimana ancora. (Tra parentesi, ondata di calore che si somma alla peggiore siccità che la storia recente ricordi, e che anche il mio misero giardinetto difficilmente scorderà). Davvero una situazione generale sfiancante.   Ma  o...

maggio sul monte Carameto

Son qui da sei anni. Eppure mi accorgo solo ora che fino ad adesso le belle passeggiate per le montagne sono sempre state relegate solo al periodo estivo, quando è tutto brullo e seccherello. Non mi spiego bene come mai sia successo ciò, anche se sospetto come due anni di pandemia ci abbiano messo lo zampino. Son quelle cose che accadono, senza che ci sia un vero perché. Fatto sta che invece quest’anno ho iniziato a fare qualche passeggiata primaverile. E che sorpresa! I prati che in estate sono un po’ secchi e stenterelli, in primavera sono un tripudio di fioriture! Per non parlare del sottobosco.  Mi manca ancora una bella salita a febbraio-marzo, che potrebbe riservare ancora belle sorprese. La conserverò per l’anno venturo, per assumere il troppo bello a piccole dosi. Mi aspetto per allora bucaneve, anemoni, ellebori e primule. Appena ho un minuto scriverò qualcosa anche sulla Rocca dei Casali, ma sento troppo l’urgenza di scrivere invece qui dell’ultima passeggiata sul Caramet...

una luce in più nella notte

Della mia piccola casetta ho scoperto una cosa curiosa, la scorsa estate. È talmente piccola che quando accendo la luce della scala, da fuori sembra brillare, con le finestre tutte piene di luce! Da qualche tempo ho preso una nuova abitudine, in barba al caro bollette: quelle poche volte che dormo qui, in inverno, alla sera lascio di proposito la luce accesa per un po', anche se non mi serve. Perché ho capito che è una cosa di cui c'è bisogno, anche se è solo un piccolo segno. Certo vuol dire "guardate, stasera sono qui anche io, eccomi!" Ma anche per dire che nonostante sia quasi sempre chiusa, è una casa viva, non è abbandonata a se stessa.  In mezzo a tante case vuote che ho intorno, mi sembra una bella cosa e un segno positivo. E così chi qui ci vive tutto l'anno, non manca di farmelo notare. È bello vedere una casa in più illuminata la sera, dicono. Non l'avevo capito subito, ci ho messo un bel po'. Perché bisogna immedesimarsi per capire cosa signifi...

sulla felicità

Che strano questo inverno. Una stagione a metà.  Con l’inversione termica e l’anticiclone a farla da padrone: per intere settimane a Casali si è goduto di un clima quasi primaverile, con giornate calde e cieli sereni. Davvero una meraviglia!  Invece di freddo, pioggia e neve, solo cieli talmente limpidi e azzurri da perdercisi dentro. Ci costerà cara questa stagione: lo ripenseremo questa estate, quando non sarà rimasta neanche una goccia di acqua. Ne ho approfittato anche io, per passare qualche fine settimana qui, seppur un po’ baraccato, con la casa inutilmente chiusa per l’inverno, per fare qualche lavoretto in giardino e proseguire il riordino generale, della zona bassa dei fienili.  Ho fatto il conto dei giorni trascorsi qui lo scorso anno: 87, di cui 25 quasi consecutivi tra luglio e agosto. Ecco, si, così va bene. Purtroppo negli ultimi mesi c’è stato un tracollo drastico. Segno delle cose che iniziavano a non funzionare del tutto. --- Non mi nascondo: sto attrave...