Non ho ancora capito
bene come funziona qui, come scrivere, cosa dire… Pian piano imparerò, ma per
ora sto ancora prendendo le misure…
Lo stesso a Casali,
mentre faccio passare il mare di cose che ho ereditato assieme ai muri, per
separare quel che voglio tenere dal resto... E trovo anche qualche vecchia
foto, e alcune lettere che conservo in una immancabile scatola non-si-sa-mai.
Trovo altre briciole
di storia da poche carte che spuntano dai cassetti.
Come un estratto di
mappa allegato ad una richiesta depositata in comune, per sistemare la
famigerata salita. E scopro che il fabbricatino che c'è davanti a casa era in
buona compagnia: non solo esistevano altri due edifici sulla sinistra, dove ora
si trovano solo brandelli di muratura e tanti rovi più in basso, ma anche uno a
sud-ovest, dove finisce il mio pezzetto di terra, ora un unico grande prato con
ciò che stava alle sue spalle. Ma pensa un po'. In qualche decennio la casa è
passata dall'essere attorniata da edifici, ad essere quasi isolata, che
cambiamenti…
Salgo quasi tutte le
settimane, per fare un po' di ordine e pulizie, e abituarmi agli spazi e alle
misure.
Tra queste, ricordo
in particolare una giornata in compagnia di mio fratello, che mi ha tanto
aiutato nelle operazioni di facchinaggio, per spostare i mobili da un piano
all'altro. Quel giorno assistiamo ad una concentrazione di tutti i fenomeni meteo possibili. C'è
sereno, nuvoloso, nebbia. Veniamo anche avvolti dalle nuvole, e ha piovuto, e
nevicato…
Ogni volta che
guardiamo fuori dalla finestra, vediamo un paesaggio diverso.
Ma la cosa più bella
mi sembra la bruma che dopo la pioggia spunta dalle pendici dei monti, che ne
sottolinea la morfologia, e aiuta a distinguere cosa sta davanti, oppure dove sono le piccole vallette laterali. Bella giornata!
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E nel frattempo
decido anche quali lavori fare: in realtà solo una robusta manutenzione, per adeguare
il tutto alle esigenze della vita d'oggi.
E poi lo studio: la stanzetta più
piccola, che potrebbe essere quasi un semplice passaggio, per me diventa la più
importante. Perché è fatta su misura per infilarci un piccolo scrittoio che ho
recuperato, da mettere proprio di fronte alla finestra. Così quando sarà
finita, potrò sedermi li, davanti al panorama, e scrivere. Cosa? Non ne ho la più pallida idea, ma uno scrittoio serve a quello, mi dico, per forza ora mi tocca usarlo!
Perché una cosa buffa è che
in realtà pur non avendo ancora iniziato i lavori di risistemazione, ho già
tutta la casa arredata! Da alcuni mesi infatti faccio regolarmente passare i
rigattieri, i mercatini, le soffitte degli amici… accumulando tutto quello che
mi serve. Niente cose di valore, ovviamente. Tutte cose usate, che rispondono
ad una regolina che mi son dato. Speriamo di poterle portare presto qui. Penso
che mia mamma tirerà un bel sospiro di sollievo quando le libererò la casa di
Cremona da tutte queste cianfrusaglie!
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Un sabato sento
anche suonare le campane. Aveva ragione la signora Patrizia a dire che qui si
sentono solo gli uccellini e le campane della chiesa.
Adoro il suono delle
campane: sarà perché abitando in campagna non le sento quasi mai, a casa.
In
verità da qualche mese lavoro in un ufficio che sta proprio sotto ad un campanile. Quelle di san Michele sono
però cinque possenti campane che suonano all'ambrosiana. E quando
si mettono a suonare a distesa ci affrettiamo a chiudere le finestre, se vogliamo continuare a capire cosa ci stiamo dicendo tra colleghi. Manco fosse il segnale orario del
puntualissimo Ammiraglio Boom, nel film Mary Poppins.
Qui invece è
diverso: sul campanile hanno messo tante piccole campanelle che suonano in
allegria ricche melodie. L'altra differenza è
che, a causa del dislivello, in realtà tecnicamente la casa è sopra al
campanile, non sotto :-D