Scrivevo qualche tempo fa in queste pagine di incredibili storie di vita e di emigrazione, che meriterebbero di essere raccontate. Incredibili davvero, se non le si sapesse vere.
Beh, eccone un'altra, di quelle cose che accadono solo quassù!
Immagine tratta dal sito libertà.it
Il signore nella foto si chiama John Casali, figlio di Livio Casali, emigrato da Casali verso Londra in cerca di lavoro nel secolo scorso.
E si, quella che regge in mano è una originale statuetta dello zio Oscar.
Perché il signor John Casali la notte del 24 febbraio ha vinto il Premio Oscar 2019 come tecnico del suono per il film Bohemian Rhapsody.
Confesso che da "osservatore esterno" (quale sono oramai da qualche anno a questa parte), mi ha stupito la reazione, almeno sui social, degli abitanti di Casali: perché si ha l'impressione che la vittoria del premio sia una questione collettiva, che riguarda tutti gli abitanti del paese e della valle.
Immagine di Davide Casali
Ci ho messo un po', ma poi ho capito che è proprio questo che rende Casali un posto così speciale.
Credo che il senso di comunità e di appartenenza ad una grande famiglia sia talmente forte da portare istintivamente tutti a condividere gioie e difficoltà di ciascuno. Dopotutto non è un caso se tutti gli abitanti portano lo stesso cognome! E quando ad un membro della comunità, per quanto così distante e appartenente ad un altro mondo, ad un'altra vita, capita una cosa così bella, non può che riempire tutti di orgoglio.
Orgoglio che credo nasca, per tanti, nel ricordare i propri antenati e parenti, che come il padre di John hanno preso la difficile decisione di allontanarsi dalla propria terra in cerca di una vita migliore.
E vedere che, come per altri, anche questo figlio sia riuscito a costruirsi una vita migliore, a raggiungere un grande risultato nella sua carriera, credo giustifichi abbondantemente il moto di fierezza che scatta in ciascuno.
Immagino sia lo stesso spirito che muove il Sindaco di Morfasso, nel suo intento di premiarlo per il premio ricevuto, per sottolineare e rinsaldare il legame con le sue radici.
In questi giorni in radio e sui quotidiani si sono lette numerose interviste al signor John, in cui si dice onorato del riconoscimento della Cittadinanza Onoraria che riceverà. E in cui ci racconta di quanto senta forti i legami con la terra dei suoi antenati, e con quella frazione che porta il nome della sua famiglia. Dice che volentieri vi ritorna ogni tanto per incontrare parenti e conoscenti, e per godere della pace e della tranquillità della valle avita.
Anche se forse per qualche tempo dovrà rassegnarsi a sentirsi tirare per la giacca un po' dappertutto anche qui… Ma insomma, dopotutto bisognerà pur fare almeno una fotografia con la statuetta dell'Oscar davanti alla chiesa di Casali! E la cosa dovrà passare negli annali, quando arriverà il momento in cui un saggio troverà il tempo di raccoglierli per bene...
Il mio augurio è che possa continuare a tornare da queste parti negli anni a venire, e di continuare a vedere questi luoghi come un rifugio di quiete e serenità, in questa alta valle così fuori dal mondo, e di certo così lontana dai clamori hollywoodiani.