Siamo arrivati anche quest'anno a fine novembre! Il proposito è di fermarmi ai Casali fino alla neve. Vediamo quanto la crisi climatica mi viene incontro in questo.
Qualche fiocco lo abbiamo già visto il 20, in verità, ma non si è fermata a terra, quindi non conta. La maggior parte delle giornate sono serene, e un po' freschine, come è anche giusto che sia.
In paese oramai le case sono quasi tutte chiuse. Siamo rimasti davvero in pochi: possiamo contarci sulle dita delle mani.
Le belle giornate portano alcuni a salire nei fine-settimana, per fortuna! Ma gli altri giorni davvero si possono trascorrere senza vedere anima viva.
Ti viene proprio da urlare: c'è nessunooo?
Continuo ad essere molto grato alle persone che mi danno la possibilità di lavorare da quassù, con il pc davanti alla finestra che inquadra una fetta di cielo azzurro, e il profilo del crinale della valle brullo, per i boschi spogli. Con il monte Menegosa al centro e il camino della casa di Carlo che fuma più in basso...
Come si può paragonare questo ad un triste ufficio in città?
Non mi fermo mai a sufficienza a pensare alla fortuna che ho, nell'essere riuscito a ritagliarmi questa fetta di vita così: facendo un lavoro che mi piace, in un posto che mi aiuta ad essere migliore.
Sopra a tutto rimane la consapevolezza di essere una persona privilegiata, per aver trovato quassù pace e serenità nell'anima, dopo averla cercata faticosamente altrove.
Non so cosa mi riserverà il futuro, ma per una volta mi sento di dire che per ora va bene così, e sono felice!
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