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buon lavoro a me

Con l’inizio dell’anno nuovo faccio un po’ il punto della situazione sui miei lavoretti ai Casali. 

Si avviano finalmente verso la conclusione i lavori di messa in sicurezza dei due fienili: il fienile della Rina ha un tetto sulla testa, e il fienile della Marcella è parzialmente demolito, e quasi libero dai sassi.

Non significa che i lavori siano finiti (più che altro al momento è finito il portafoglio), ma almeno non dovrebbe più cadere niente in testa a qualcuno.

Proseguono poi i lavoretti “della domenica”, per dare un senso agli spazi di quello che io chiamo frutteto, per distinguerlo dal giardino accanto a casa, ma solo per convenzione e per l’abitudine di dare un nome ad ogni cosa. In realtà non sa ancora bene neanche lui cosa essere: un prato a balze, un giardino, o chissà cosa… 

Obiettivo è anche arrivare alla meta tanto agognata: poter chiamare l’ex fienile della Marcella “orto”, senza le tante virgolette che per ora ancora accompagnano la parola.

Essendo davvero tantissime le cose da fare, ed essendo pochissimo il tempo a disposizione, a novembre dell’anno scorso ho provato a costruire un cronoprogramma, fissando tappe intermedie come obiettivi per poter procedere con ordine verso la meta e l’obiettivo finale: avere tutta l’area in ordine, in sicurezza, e perché no, bella. Almeno secondo il senso che io do alla parola, in questo specifico luogo, probabilmente differente dal senso comune.

Ahimè ne è risultato che ne ho da fare almeno fino a tutto il 2026, ma solo se mi impegno seriamente per portare a termine l’opera. La morale è che i fine settimana non sono sufficienti. Il giorno in cui l’ho capito ha portato ad una svolta, almeno per il primo punto, che sembrava interminabile! 

Il programma potrebbe essere valido, ma ahimè non comprende i lavori più importanti, da muratore, che ancora restano da fare, anche se non troppo urgenti (leggi: stuccature dei muri e impianti, tanto per nominarne due a caso).

Ah, questo sempre a meno che non mi inventi qualcosa di nuovo, o mi imbarchi in qualche altra avventura! Meglio specificarlo, non si sa mai.

Quindi, buon lavoro a me!!


CRONOPROGRAMMA DEFINITIVO

  • entro fine dicembre 2023 liberare metà “orto” e finire il mucchio ordinato di sassi verso monte (COMPLETATO!)
  • entro fine febbraio 2024 completare la aiuola lunga del frutteto, con muretto aiuola, scala di collegamento con piano superiore, muretto laterale di chiusura, predisposizione attraversamento impianti interrati; (IN CORSO, POTREI FARCELA)
  • entro fine marzo 2024 completare la scala di discesa verso l’ “orto”, con muretti annessi e seconda aiuola sulla scarpata, piantumata;
  • entro fine aprile 2024 ordinare la zona della panchina in testa al fienile della Rina, con ghiaia;
  • entro fine giugno 2024 ordinare una parte dell’interno fienile Rina, con armadio attrezzi, raccolta acque piovane provvisoria, qualche stuccatura qua e la, un pezzo di pavimento sistemato a ghiaia;
  • entro fine dicembre 2024 completare la pulizia dell’ “orto”, rimuovendo i sassi restanti, utilizzati per iniziare i muretti in sasso accanto all’ingresso del fienile della Rina;
  • entro fine aprile 2025 completare i cassoni dell’orto, compreso il riempimento di terra e raccolta acque, pronti per essere coltivati;
  • entro fine giugno 2025 completare il riordino dell’interno del fienile Rina, con pavimento in ghiaia e stuccature muri;
  • entro fine dicembre 2025 completare il riordino della terra bassa, davanti all’ingresso fienile Rina, e discesa da sopra, con relativi muretti;
  • entro la fine del 2026 risistemare il muro in sassi verso la chiesa.


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